Fondi di coesione, il Parlamento UE ne approva la riforma
Pubblicato Martedì, 16 settembre 2025I fondi UE potranno essere destinati a priorità quali capacità industriali di difesa, mobilità militare, abitazioni accessibili e resilienza idrica; priorità agli investimenti a duplice uso, per scopi civili e militari. Il Parlamento europeo, lo scorso 10 settembre, ha approvato queste modifiche relative ai finanziamenti UE alla coesione e al sociale, per rispondere a nuove sfide e priorità europee.
La decisone incide sulla revisione intermedia dei fondi di coesione (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo di coesione e Fondo per la transizione giusta) e sulla revisione del Fondo sociale europeo+. La riforma consente ai Paesi UE e alle regioni di destinare fondi a nuovi obiettivi, quali capacità industriali di difesa e mobilità militare, resilienza idrica (compreso l’accesso all’acqua), abitazioni accessibili e sostenibili (tema sul quale il PE ha adottato una risoluzione che chiede maggiori investimenti), decarbonizzazione, infrastrutture energetiche e preparazione civile. Per difesa e mobilità militare, saranno prioritari gli investimenti a duplice uso, che possano servire a scopi sia civili sia militari. I fondi sociali potranno essere utilizzati a sostegno della preparazione civile, difesa, cybersecurity e decarbonizzazione.
“Continueremo a promuovere uno sviluppo equo ed equilibrato in tutte le regioni della UE” ha dichiarato il relatore e presidente della commissione sviluppo regionale, Dragoș Benea. “La politica di coesione – ha poi precisato Benea - è il pilastro fondamentale della solidarietà europea. La stiamo adeguando per rispondere agli eventi attuali e per garantire flessibilità, mantenendo al contempo i suoi valori fondamentali. Il Parlamento ha riconosciuto la difesa come una nuova priorità e si sta assicurando che l’Europa dia la precedenza agli investimenti nell’industria della difesa a duplice uso e nella mobilità militare”.
Una volta adottati anche dal Consiglio UE, i regolamenti saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea ed entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione.