Convertito in legge il “Decreto Coesione”

Pubblicato Martedì, 09 luglio 2024

È entrato in vigore lo scorso 7 luglio il cd “Decreto Coesione” (legge 4 luglio 2024, n. 95, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 7 maggio 2024, n. 60, recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”), che contiene interventi che si inseriscono nel quadro della revisione del PNRR e sono volti ad accelerare e rafforzare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione, riducendo i divari territoriali.

La legge ha tre distinte finalità: promuovere lo sviluppo economico e la competitività del Paese; intensificare ulteriormente gli interventi volti a favorire il superamento del divario economico e sociale delle Regioni del Mezzogiorno rispetto alle altre aree del Paese; definire misure volte a garantire la tempestiva attuazione degli interventi relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza, coerentemente con il relativo cronoprogramma.

In generale, il provvedimento si pone come obiettivo quello di accelerare l’attuazione della politica di coesione europea 2021- 2027 nei settori strategici, tra i quali rientrano il settore dei trasporti e della mobilità sostenibile, l’energia, le risorse idriche, le infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell’ambiente, i rifiuti, il sostegno allo sviluppo e all’attrattività delle imprese, anche per la transizione digitale e verde.

“L’obiettivo prioritario della riforma – ha spiegato il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto - è quello di introdurre nella politica di coesione il modello orientato ai risultati - già sperimentato con successo nel PNRR - attraverso l’individuazione dei settori prioritari strategici degli interventi e un sistema di cronoprogrammi e verifiche periodiche. Questi presupposti permetteranno di migliorare la qualità della spesa e consentiranno alla politica di coesione di incidere concretamente sullo sviluppo dei territori e sull’incremento della qualità della vita dei cittadini. La riforma, condivisa con la Commissione europea – ha sottolineato il ministro - è frutto di un percorso comune anche con le Regioni, le Province e i Comuni”.

Per maggiori informazioni, consulta la legge 4 luglio 2024, n. 95, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 7 maggio 2024, n. 60, recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”