Dallo scorso 1° dicembre si è insediata la Commissione europea, guidata, per la seconda volta, da Ursula von der Leyen.

Dopo l’approvazione del Parlamento europeo del nuovo collegio dei commissari e del relativo nuovo mandato, proposto nel settembre scorso, diventa operativa la nuova Commissione europea per il periodo 2024-2029.

Nel discorso dinanzi alla plenaria della scorsa settimana, la Presidente von der Leyen ha presentato le priorità e le ambizioni della Commissione europea, sulla base degli orientamenti politici annunciati a luglio e tenendo conto delle audizioni del Parlamento europeo con i commissari designati tenutesi a novembre.

La presidente ha sottolineato che la libertà è il principale motore della UE: "Perché la lotta per la libertà ci unisce come europei. Unisce il nostro passato e il nostro presente. Le nostre nazioni e le nostre generazioni. Per me, questa è la ragion d'essere della nostra Unione e rimane più che mai la sua forza trainante".

Nel ricordare, poi, all’assemblea che la libertà deve essere coltivata e protetta, la presidente ha affermato che questo significa compiere delle scelte. Tali scelte saranno inquadrate nella prima grande iniziativa che la nuova Commissione intende presentare: una bussola per la competitività.

"La bussola – ha spiegato la presidente von der Leyen - si baserà sui tre pilastri della relazione Draghi. Il primo prevede di colmare il divario in materia di innovazione con gli Stati Uniti e la Cina. Il secondo è un piano comune per la decarbonizzazione e la competitività. Il terzo è l'aumento della sicurezza e la riduzione delle dipendenze".
Il nuovo collegio ha cinque vicepresidenti esecutivi e 20 commissari, suddivisi per portafoglio, Stato membro e priorità politica, insieme al vicepresidente/alto rappresentante per gli affari esteri dell'Unione europea.