Finanziamenti UE, le ipotesi per il post-2027
Pubblicato Giovedì, 20 febbraio 2025"Un bilancio a lungo termine rinnovato per l'Unione in un mondo che cambia" è il titolo del progetto di relazione redatto dal Parlamento europeo come contributo all’attuale dibattito sull’adozione del prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo a partire dal 2028.
Il confronto sul futuro QFP deve tener conto da una parte delle mutate e crescenti esigenze finanziarie della UE e dall’altra della contrarietà di alcuni Stati membri a sostenere pagamenti più elevati.
Sotto il profilo delle spese, l’Unione sarà impegnata a partire dal 2028 a finanziare diversi progetti costosi. In primo luogo dovrà finanziare il rimborso principale delle sovvenzioni Next Generation EU (NGEU), con costi di finanziamento più elevati di quanto inizialmente previsto a causa di un aumento dei tassi di interesse. A questo vanno poi aggiunti i costi per rafforzare la difesa, la sicurezza e la preparazione della UE, per l'allargamento dell'Unione e per continuare a investire in progetti a forte crescita e nella trasformazione verde e digitale, necessaria per rimanere competitiva.
La Commissione von der Leyen quindi è chiamata a trovare un accordo sul QFP conciliando le esigenze finanziarie generali della Ue con i forti vincoli fissati ai bilanci degli Stati membri.
Tra le ipotesi avanzate, in particolare, per finanziare il rimborso del debito di Next Generation EU, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea hanno convenuto di introdurre nuove risorse proprie, ma sono ancora allo studio modalità e tempistiche.
Per tracciare un quadro completo sull’attuale situazione del dibattito, il Parlamento europeo ha elaborato uno studio in cui vengono riportate le diverse ipotesi e posizioni sul tema, dal titolo “Il futuro dei finanziamenti a lungo termine dell'UE: esigenze post-2027 e come finanziarle”.