"Coesione UE, riflessioni sul futuro e pratiche regionali", il nuovo numero di QT
Pubblicato Lunedì, 30 giugno 2025La politica di coesione ha svolto finora un ruolo chiave nella promozione di uno sviluppo economico e sociale attento a ridurre divari e disparità, un ruolo quindi strategico per garantire crescita e inclusività. L’attuale contesto geopolitico ha comportato una revisione delle priorità, anche in termini di finanziamento, che l’Unione europea ha affrontato modificando la propria agenda politica ed economica, pur mantenendo l’obiettivo di garantire gli strumenti necessari per promuovere convergenza, resilienza e sviluppo inclusivo e armonioso. È in questa fase che le parti in campo stanno definendo compiti e modalità della politica di coesione per la programmazione post 2027: conoscere le fasi dell’attuale confronto aiuta a delineare anche il panorama e gli orientamenti sulle priorità future dell’Unione. In attesa delle posizioni ufficiali della Commissione europea, annunciate per luglio prossimo, pubblichiamo il lavoro condotto da Tecnostruttura “La politica di coesione dell’UE dopo il 2027”, un monitoraggio e una sintesi del dibattito in corso, con un focus specifico sul FSE Plus.
Presentiamo poi una novità introdotta a seguito della riforma della governance economica europea: caratteristiche e modalità del nuovo documento “Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025”. Le Regioni e PA, a partire dal 2012, hanno realizzato ogni anno la redazione del monitoraggio degli interventi di riforma e investimento regionali, quale “Contributo delle Regioni al Programma Nazionale di Riforma (PNR-PNRR)”, in attuazione al Semestre europeo. Il PNR è confluito prima nel PNRR e oggi nel Piano strutturale di bilancio di medio periodo (PSB). È al posto del tradizionale “Contributo” che, a partire da quest’anno, prende avvio l’“Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025”. Tenendo conto del nuovo assetto di governance, il documento ha previsto modifiche rispetto al passato nel monitoraggio, raccolta e analisi dei provvedimenti regionali.
Ci occupiamo, inoltre, degli interventi di inclusione sociale destinati alle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria. In particolare pubblichiamo un approfondimento, curato da Tecnostruttura, che evidenzia gli interventi previsti ed attivati nei Programmi regionali FSE+ e nei Programmi nazionali nel periodo 2021/2027. Per un quadro più esaustivo, nell’ottica di diffondere buone prassi realizzate anche a livello europeo, sono state riportate alcune buone pratiche sul tema, presenti sul sito web della CE dedicato al FSE+.
Affrontiamo, infine, il ruolo e le potenzialità del Quadro nazionale delle qualificazioni regionali (QNQR), uno strumento che raccoglie e traduce in modo coerente e condiviso le diverse qualificazioni regionali sia a livello territoriale, sia nazionale che europeo. Inserito nell’Atlante del Lavoro, il QNQR si offre come mezzo operativo per l’implementazione delle politiche attive del lavoro, a patto ne venga garantito un costante aggiornamento. Al momento il QNQR contiene un patrimonio di informazioni ricavabili da più di cinquemila qualificazioni agganciate alle Aree di attività; fornisce un utile contributo per monitorare, sviluppare e riconoscere le skills necessarie per affrontare le transizioni gemelle; concorre ad alimentare la base dati informativa per i nuovi sistemi operativi e di labour market intelligence; consente di individuare i gap di competenze per realizzare percorsi di reskilling e upskilling, di mettere in trasparenza le attività svolte, ad esempio, nell’ambito di tirocini o di esperienze di volontariato, valorizzandoli ai fini dell’accesso nel mercato del lavoro.
Leggi il QT di giugno 2025 "Coesione UE, riflessioni sul futuro e pratiche regionali".