Green Deal, gli europei sostengono la lotta UE al cambiamento climatico
Pubblicato Mercoledì, 30 luglio 2025“Il Green Deal non è un obiettivo astratto: è un percorso condiviso verso vite più sane, energia sicura e un'economia al servizio delle persone. Questo sondaggio conferma che i cittadini sono pronti ad andare avanti e si aspettano da noi una guida chiara e ambiziosa. Ascoltarli significa rendere la transizione equa, rapida e radicata nella solidarietà e nella dignità”. Il commento di Teresa Ribera, vicepresidente Esecutiva UE per una Transizione Pulita, Giusta e Competitiva, ai risultati dell’Eurobarometro speciale 565 sui cambiamenti climatici, sottolinea una rinnovata sensibilità dei cittadini europei verso i problemi legati al clima.
L’Eurobarometro speciale sui cambiamenti climatici, pubblicato lo scorso 30 giugno, riporta infatti che un'ampia maggioranza degli europei - l’85% - ritiene che il cambiamento climatico sia un problema serio e che la lotta al cambiamento climatico dovrebbe essere una priorità per migliorare la salute pubblica e la qualità della vita. Tra gli intervistati, 8 su 10 (81%) sostengono l'obiettivo a livello UE di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Da un punto di vista economico, oltre tre quarti (77%) degli europei concordano sul fatto che il costo dei danni dovuti al cambiamento climatico sia di molto superiore agli investimenti necessari per una transizione verso zero emissioni nette.
I cittadini europei avvertono anche l'impatto del cambiamento climatico nella vita quotidiana: in media, quasi 4 europei su 10 (38%) si sentono personalmente esposti a rischi e minacce ambientali e climatiche. Più della metà di coloro che la pensano così proviene da 8 Stati membri, principalmente dall'Europa meridionale, ma anche da Polonia e Ungheria.
Quasi nove europei su dieci (88%) ritengono importante che la UE adotti misure per aumentare le energie rinnovabili e anche misure per migliorare l'efficienza energetica, ad esempio incoraggiando le persone a isolare la propria casa, installare pannelli solari o acquistare auto elettriche.
Tre quarti (75%) ritengono che la riduzione delle importazioni di combustibili fossili aumenterà la sicurezza energetica e porterà benefici economici all'Unione europea. Il 77% degli europei concorda sul fatto che agire sui cambiamenti climatici promuoverà l'innovazione. Più di otto europei su dieci (84%) concordano sulla necessità di fornire maggiore sostegno alle aziende europee per competere nel mercato globale delle tecnologie pulite, dimostrando il sostegno pubblico al Clean Industrial Deal.
Un'ampia maggioranza dei cittadini europei sta intraprendendo azioni individuali per il clima (92%) e compiendo scelte sostenibili nella propria vita quotidiana. Tuttavia, alla domanda su chi sia nella posizione migliore per affrontare il cambiamento climatico, solo il 28% ritiene di essere nella posizione migliore per invertire la tendenza attraverso azioni individuali. I cittadini hanno indicato i governi nazionali (66%), la UE (59%) e le imprese e l'industria (58%) come i più adatti ad affrontare il cambiamento climatico. Il 44% ritiene che gli enti regionali e locali siano ben posizionati per intraprendere azioni per il clima.
L'Unione europea è da tempo un'apripista globale nell'azione per il clima, mettendo in atto uno dei quadri politici più completi al mondo per ridurre le emissioni, promuovere l'innovazione e costruire un'economia sostenibile e resiliente. Con obiettivi vincolanti per il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050, l'UE continua a rafforzare gli strumenti necessari per realizzare una transizione equa ed efficace. Nuove iniziative come il Clean Industrial Deal stanno contribuendo a promuovere l'innovazione e ad ancorare la politica climatica alla competitività a lungo termine dell'Europa, accelerando gli investimenti nelle tecnologie pulite e rafforzando la base industriale.
Per maggiori informazioni consulta l’Eurobarometro speciale 565 sui cambiamenti climatici.